I Fratelli Hüneke,
Medici Tedeschi, hanno formulato, sulla base dosservazioni cliniche
e di riscontri terapeutici, la tesi dei "Campi perturbanti"
e del "Fenomeno del secondo" (o Fenomeno istantaneo o Fenomeno
di Hüneke):
1) Campi perturbanti:
ogni malattia cronica può essere provocata da un Campo perturbante
(spina irritativa) che può avere sede in qualsiasi zona del corpo.
2) Fenomeno del secondo
(o Fenomeno istantaneo o Fenomeno di Hüneke): in conseguenza del
trattamento Neuralterapico (infiltrazione con anestetico locale), i
fenomeni legati allinfluenza del Campo perturbante trattato devono
scomparire istantaneamente o subire un nettissimo miglioramento immediato
nei limiti della regredibilità anatomica delle lesioni.
Per "Campo perturbante"
sintende un qualsiasi punto del corpo dal quale può avere
origine una perturbazione vegetativa dellunità anatomo
fisiologica, cioè dellarmonia strutturale e funzionale
dell'intero organismo, che si manifesta sotto forma di malattia.
L'iniezione danestetico
locale nel "campo" deve portare allistantanea scomparsa
dei disturbi o al loro deciso miglioramento.
E' bene precisare che
la metodologia Neuralterapeutica prevede non solo infiltrazioni a livello
cutaneo e sottocutaneo, peri venoso e non, ma anche a livello muscolare,
periosteo, peritoneale, di gangli linfatici, di gangli nervosi, ecc.
Ferdinand Hüneke
ha enunciato le modalità per le quali un Fenomeno istantaneo,
provocato dalliniezione danestetico locale (Procaina), può
essere chiamato "Fenomeno del secondo".
La scomparsa dei sintomi
deve permanere, in modo completo, per almeno otto ore se il Campo perturbante
è un focus dentario e per almeno venti ore se il Campo perturbante
è in un'altra zona del corpo.
Ripetendo l'iniezione
nello stesso punto al riapparire dei sintomi, questi non solo devono
scomparire completamente ma l'effetto benefico deve persistere più
a lungo.
Ripetendo per un numero
opportuno di volte l'infiltrazione si ottiene una guarigione definitiva.
I Fratelli Hüneke
spiegano gli effetti dei campi perturbanti in questa maniera: gli stimoli
che giungono in una zona che si comporta come Campo perturbante, della
cui anormalità l'apparato cortico talamico non ha preso atto,
vengono deviati verso altri distretti alterandone l'equilibrio ed instaurando
una patologia riflessa in un eventuale locus minoris resistentiae.
Sono probanti i lavori
svolti dai cinque scienziati Fleischlecker, Hopfer, Kellner, Pischinger
e Stacher dell'Università di Vienna.
Essi hanno dimostrato
che il Campo perturbante è costituito da cellule che hanno perduto
la capacità di mantenere la loro carica elettrica di membrana
ossia non sono più in grado di ripolarizzarsi dopo che un fattore
permanente, rappresentato da una cicatrice o da un focus, abbia provocato
la depolarizzazione.
Comè noto,
gli stimoli nervosi di qualunque genere scaricano, cioè depolarizzano,
le cellule.
Dopo breve tempo però,
la pompa sodio potassio ricarica la cellula a spese dell'energia fornita
dal resto dell'organismo che la produce attraverso i cicli fisiologici
dossidoriduzione.
Se la cellula si ammala,
viene, come le cellule sane, scaricata dallo stimolo nervoso ma, per
difetto della pompa sodio potassio, non è più in grado
di ricaricarsi.
Non è ancora una
cellula morta ma può considerarsi tale perché non svolge
più le funzioni indispensabili alla vita.
Con l'infiltrazione di
Procaina diluita, la membrana della cellula ammalata che si trova a
zero milli volts, cioè scarica e non funzionante, arriva subito
a duecentonovanta milli volts, per quindici, venti minuti, per poi stabilizzarsi
a novanta milli volts (carica normale di una cellula).
La pompa sodio potassio
ha ripreso a funzionare.
La carica di membrana
rimane a novanta milli volts per un tempo variabile da alcuni giorni
ad alcune settimane poi lentamente si azzera.
Con nuove iniezioni di
Procaina diluita si rimette in funzione la pompa sodio potassio e la
cellula si normalizza restando tale per un tempo sempre più lungo.
Si diradano quindi le
iniezioni di Procaina diluita fino ad ottenere la normalizzazione del
Campo perturbante.
La teoria dei "campi
perturbanti" sostenuta da tali prove sperimentali apporta elementi
chiarificatori alla spiegazione del meccanismo dazione della Biomesoterapia.
Conoscendo la dinamica
dellAgopuntura, che considera salute il fluire armonico dell'energia
attraverso i Canali o Meridiani secondo la Legge dei Cinque Movimenti
(Elementi), diventa semplice comprendere l'azione dei campi perturbanti.
Essi rappresentano un
ostacolo alla diffusione dellenergia in maniera equilibrata attraverso
il Kiungrak impedendone la normale ripartizione ed il normale ricircolo
nelle zone che, per questa ragione, manifestano sofferenza.
Gli apparati che si trovano
già in equilibrio instabile sono quelli che più ne risentono
sia sul piano funzionale che, successivamente, su quello organico.
La teoria dei campi perturbanti
si accorda anche con i concetti dellOmotossicologia sec. Reckeweg:
ingorgo dovuto a deposito domotossine in qualunque zona dell'organismo
(fase dimpregnazione), ostacolo allo scorrimento dei fluidi nel
sistema aperto.
Deriva da quanto detto
lutilità dellinfiltrazione dei campi perturbanti
allo scopo di neutralizzarli (soprattutto cicatrici, da trauma accidentale
o chirurgico, da ustione, ecc. ed in special modo quelle della cintura).
In Biomesoterapia linfiltrazione
dei probabili campi perturbanti è effettuata impiegando lo stesso
cocktail che poi servirà per gli impianti sugli altri punti o
zone prescelti.
ASLAN A.:
EINE NEUE METHODE ZUR PROPHYLAXE UND BEHANDLUNG DES ALTERNS MIT PROCAIN
Therapheutische Woche.
CATALDI P.:
NEURALTERAPIA
Ed. di red./studio redazionale (Agel), Como, 1981.
DOSH P.:
LEHRBUCH DER NEURALTHERAPIE NACH HÜNEKE
Karl Haug Verlag, Heidelberg.
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IMPLETOLTHERAPIE UND ANDERE NEURALTHERAPEUTISCHE VERFAHREN
Hippokrates Verlag, Stuttgart.
HÜNEKE F.:
DAS SEKUNDENPHANOMEN
Karl Haug Verlag, Heidelberg.