Il fascino dei cristalli
è innegabile, facilmente veniamo tentati di averne uno o più
di uno oltre al fatto che alcuni, rari e perfetti, possono avere un valore
molto alto, irraggiungibile.
Su questi affascinanti
rappresentanti del mondo minerale molto si può arrivare ad apprendere,
dato che facilmente accettiamo che siano capaci daltre virtù
oltre alla bellezza.
La maggior parte delle
informazioni che li riguardano sembrano sorvolare sulle loro proprietà
basilari, che invece non andrebbero mai dimenticate.
I cristalli e le pietre
sono capaci, assieme ai metalli, di conservare le vibrazioni di chi li
maneggia (una sorta di impronta vibrazionale), o dellambiente vissuto,
siano esse positive o negative e qui ci vuole attenzione.
Quando un cristallo od
una pietra entra in nostro possesso, non siamo in grado di sapere né
quante mani li hanno trattati, né quali sentimenti queste persone
avevano in animo mentre li stavano manipolando.
Questo significa che una
pietra che entra in casa nostra può anche avere alle spalle una
vita travagliata sia per quanto riguarda le emozioni che le energie negative,
che avrà puntualmente conservato.
La capacità di memorizzazione
arriva però fino ad un certo punto, che chiameremo di saturazione,
oltre il quale non sarà più necessario il contatto con un
essere umano per trasmettere le pesanti energie che avranno incamerato,
ma diffonderanno nellambiente circostante le loro ormai incontenibili
nocività.
Esistono delle pratiche
elementari che ognuno può adempiere per operare una prima misura
di sicurezza, per ripulire la pietra.
Una delle più diffuse
è di lasciarle coperte di sale comune per un breve periodo, oppure
di metterle sotto lacqua corrente per almeno un quarto dora.
Per la mia esperienza,
queste sono misure che non si possono sconfessare, ma non valide per tutti
i casi.
Esistono pietre che resistono
a queste misure e che quindi mantengono inalterate le loro eventuali caratteristiche
nocive.
Il problema può
essere leggero se si tratta di una singola pietra o comunque del patrimonio
di pietre e cristalli di una sola casa.
Pensate ai negozi che vendono
pietre, od ai grossisti che ne vedono passare quantità industriali.
Ricordo la disperazione
di una persona che aveva grave malessere in casa a causa di un semplice
cristallo di pirite.
Sembra impossibile, ma
bisognerebbe aver visto e sentito i racconti di questi malcapitati, che
ritrovarono la pace solamente dopo essersi liberati della pirite.
Ovviamente, anche il liberarsi
di una pietra iperinquinata ha un suo itinerario etico, perché
essa non può essere abbandonata al suo destino colla eventualità
di andare a procurare dei fastidi ad altre persone: uno solo può
essere il suo destino finale, lacqua corrente di un fiume.
Per quanto una pietra possa
essere pericolosa, per riportare largomento in termini più
tranquillizzanti, va detto che una semplice carta stagnola è capace
di diventare uno scrigno abbastanza sicuro per ogni tipo denergia
avversa che una pietra possa custodire.
Resta il problema di come
riuscire a sapere se una pietra è pulita o no.
Proprio da qui bisognerebbe
partire per parlare delle pietre, dei cristalli e dei metalli preziosi:
dalla sicurezza di manipolare un oggetto senza implicazioni precedenti.
Ogni capo del nostro vestiario,
specialmente di biancheria, proviene sempre da un cassetto dove la preleviamo
pulita.
A nessuno di noi verrebbe
mai in mente di fare diversamente, non vedo perché con le pietre
dovrebbe verificarsi il contrario, ma succede.
Resta da capire a chi competa
avere o fornire questo tipo di sicurezza.
Il commerciante di pietre
può accollarsi lonere di ripulirle tutte prima di venderle?
Difficile.
Si trova nella situazione
di poter vendere qualcosa di pericoloso; la domanda è: questo tipo
di consapevolezza comporta anche un carico di responsabilità?
Se la risposta negativa
proviene da chi le commercia, avrà prevalso il suo intento altrimenti
la risposta sarebbe almeno un parziale sì, parziale perché
vogliamo assumere come postulato che il venditore non sia intervenuto
ad incrementare il potere negativo di una singola pietra con secondi scopi.
Qui entriamo in un settore
che potremmo dire inesplorato, oppure tenuto volutamente segreto, nellargomento
pietre: riguarda una proprietà dei cristalli e delle pietre, di
assecondare gli ordini di chi ha saputo darglieli.
Alcuni cristalli sono particolarmente
adatti a ritrasmettere le induzioni che sono state loro infuse e purtroppo
si tratta di cristalli assai diffusi e di basso costo.
A parziale sollievo di
chi legge, poche persone sono capaci o conoscono le tecniche per dare
ad un cristallo un compito da svolgere, siano esse sul versante chiaro
della guarigione oppure su quello della nocività.
Tuttavia i testi che parlano
dei cristalli e delle pietre parlano solamente delle loro meravigliose
proprietà, ovvero delle affinità che hanno con funzioni
e organi del corpo umano visibile e anche di funzioni e strutture invisibili,
ma sempre integrate nella realtà energetica generale del fenomeno
umano.
Questo è vero, in
parte o completamente, intanto da un cristallo o da una pietra puliti,
ma è sicuramente meno vero di quanto si trova scritto comunemente.
Ci sono in commercio testi
onerosi che riportano meraviglie su centinaia di minerali cristallizzati.
Le possibilità di
poterne usufruire sono in realtà inversamente proporzionali alla
quantità di minerali di cui il testo parla.
Le pietre utilizzabili
a beneficio dellessere umano sono poche, e spesso la loro utilizzazione
reale non è riportata nei testi.
Ci deve essere un motivo
per questa strategia.
La sola spiegazione, per
me, convincente è che chi veramente sa voglia tenere ben stretto
quanto in realtà proviene da lunghe ricerche, e da frustranti e
numerosissime delusioni se non fallimenti nel sottoporre al controllo
della pratica le notizie comunemente diffuse sulle pietre.
Finalmente!
Ecco che siamo arrivati
ad una conferma, sì, è vero che i minerali in cristalli
possiedono delle proprietà, ma solo alcuni possiedono capacità
di comunicare energie vibratorie di conforto allumano essere e solo
altri sono capaci di contrastare energie sottili che lavorano contro le
possibilità delluomo di dedicare le proprie facoltà
alla comprensione ed allevoluzione.
Poniamo di avere a disposizione
una pietra realmente attiva e di cui potremmo servirci.
Dobbiamo stabilire altre
condizioni, non meno importanti, cioè come e per quanto tempo.
Le pietre valide
richiedono un uso appropriato, bisogna verificare se operano meglio da
sole oppure in combinazione con un metallo prezioso.
I metalli preziosi da abbinare
alle pietre sono quelli soliti che tutti conoscono: loro, largento
ed il platino.
La vanità nellesibizione
di un anello o di una collana caratterizzano solamente la parte dellumanità
che non tiene in nessun conto questo tipo davvertenze, ma sarebbe
del tutto fuori luogo pensare che gli anelli che vescovi, cardinali e
papi hanno al dito siano solo fortuite esibizioni e in combinazioni casuali.
Ogni pietra, che richieda
labbinamento ad un metallo prezioso, richiede solamente il suo,
ma non basta, anche quel dito della mano giusta.
Avendo la pietra giusta,
abbinata al metallo prezioso giusto ed al dito giusto, va ricercato il
tempo dutilizzo, che significa sempre il tempo massimo dutilizzo.
Se esaminiamo le pietre
attive che preferiscono agire da sole, fermo restando il tempo dutilizzo,
bisognerebbe stabilire se è meglio tenerle in tasca o nel taschino
della camicia o dentro un sacchetto appeso al collo.
Nel novero delle colorite
informazioni che tendono a favorirne la vendita abbiamo le più
varie fantasie: possiamo trovare la pietra dellamore, del proprio
segno zodiacale oppure che favorirebbe la fortuna in affari o un movimento
di denaro particolarmente favorevole, il tutto completamente opinabile.
Le pietre, preziose o no,
hanno mantenuto nei secoli il fascino dellirraggiungibile che avevano
nellantichità, quando solamente i sacerdoti prima, i ceti
abbienti poi, potevano permettersi di esibirle.
Ho citato i sacerdoti per
primi non per caso.
Millenni indietro nella
storia umana, quasi tutta la cultura, specie poi quella riguardante le
energie sottili, era conservata nei templi.
Entrarne in possesso era
frutto di studio e di disciplina severissimi cui si era chiamati per la
condizione sacerdotale.
Al tempo degli antichi
Egizi, i grandi ierofanti erano pochissimi e costoro erano i depositari
dei grandi riti che ancora oggi ci sono sconosciuti: ebbene solamente
costoro, e sono lì a testimoniarlo i geroglifici che ci sono pervenuti,
si adornavano di pietre.
I grandi ierofanti Egizi
celebravano indossando un pettorale di lapislazzuli.
La domanda che segue è:
perché proprio i lapislazzuli, perché a mosaico sul petto?
Queste sono richieste dimpostazione
che conosciamo, qui abbiamo la risposta circa il tipo di pietra e la sua
sistemazione, ma abbiamo la risposta anche alla terza incognita, quella
del tempo dutilizzazione, perché, ovviamente, i sacerdoti
ne facevano uso solo per il tempo necessario alladempimento del
rito.
Del resto, avete mai visto
uno dei nostri preti andarsene in giro, per i fatti suoi, paludato come
quando dice messa?
Ecco, invece, che tante
persone, inconsapevoli, indossano pietre e gioielli per fasto o per esibizione,
a scapito della loro sicurezza ed integrità.
Non sapere è un
riparo sufficiente?
Direi di no, ed, infatti,
esiste anche la possibilità che le pietre acquistate siano integre,
ma questo non è certamente possibile per coloro che acquistano
oggetti di antica lavorazione.
Non sapere lascia campo
solo alla fortuna, e basta.
Fortunati possiamo essere
tutti, almeno una volta, ma non è dato di sapere in quale occasione
ne fruiremo in pieno.
Cè sempre
una legge, una regola, una norma da rispettare e che sarebbe bene conoscere.
Loceano ha delle
onde fascinose, chi ci si trova davanti trova irresistibile tuffarsi dentro
per poi lasciarsi avvolgere da unonda d'acqua magnifica; poi viene
la bassa marea e ci si accorge che il fondo ora allo scoperto è
costellato di scogli appuntiti.
Lasciarsi trasportare dagli
istinti può comportare limpatto con uno scoglio di qualche
genere; conoscere esattamente lambiente nel quale si ha intenzione
di entrare, cioè le sue regole o le precauzioni necessarie, può
invece fattivamente evitare limpatto con uno scoglio di qualsiasi
genere, e tanto di guadagnato, perché limpatto con uno scoglio
può procurare vari gradi di danno.
Quanto alleventuale
pericolo, o alle eventuali intenzioni nocive devolute ad una pietra, ricordo
il caso di una persona, mia conoscente, non del tutto ignara di informazioni
e delle cautele da usare con pietre e cristalli, la quale partecipò
ad un seminario residenziale, cioè che richiedeva un pernottamento.
Non dirò la tematica
del seminario perché non è mai la disciplina trattata ad
avere colpe, ma la cattiva coscienza di chi la usa; ebbene nella camera
di ogni partecipante cera, sul comodino, una pietra omaggio dellorganizzazione
del seminario stesso.
Sembrava un pensierino
gentile, per invogliare poi allacquisto daltre pietre nel
tempo libero dai temi trattati.
Orbene, la mia conoscente
intanto avvolse la pietra regalo nella carta stagnola, per esaminarla
poi con comodo al ritorno a casa.
La pietra era notevolmente
carica denergie negative, cosa che aveva un senso dal punto di vista
di alcuni che insegnano tecniche esoteriche di liberazione e di purificazione.
La pietra regalata e doverosamente
inquinata avrebbe concorso a complicare ancora di più il quadro
energetico ed emozionale della persona, con incremento delle sensazioni
di benessere conseguenti alle tecniche apprese.
Neutralizzare, ripulire
e utilizzare, se possibile, nel modo giusto.
Trattare le pietre e i
cristalli significa avere a che fare con proprietà invisibili e
potenzialmente molto attive, trascurare questi fatti è come trastullarsi
con un minerale di uranio dimenticandosi delle radiazioni che emette.
Le pietre ed i cristalli
sono prima riceventi, poi trasmittenti, ma non sono in grado di selezionare
quanto è immesso nella loro memoria, quindi sia in caso di acquisto
che di regalo, non va dimenticata lavvertenza potenzialmente salvifica
della ripulitura garantita delloggetto, così da poterlo ammirare
e godere, in tutta sicurezza, delle reali sue intrinseche proprietà.